“Oggi il Parlamento europeo ha deciso di declassare lo status del lupo da ‘strettamente protetto’ a ‘protetto’. Questa scelta, motivata da ragioni populiste e antiscientifiche, è un segnale preoccupante per il futuro della specie e per l’efficacia delle misure di prevenzione già in atto. Il declassamento rischia infatti di compromettere la destinazione dei fondi LIFE, cruciali per le attività di gestione e tutela nei territori interessati. Senza questi strumenti, la convivenza tra il lupo, gli allevatori e le comunità locali diventa ancora più difficile e costosa: le risorse per la coabitazione, infatti, saranno destinate ad altre specie. Così, la politica volta le spalle a chi vive quotidianamente il conflitto con la fauna selvatica, lasciandolo senza il necessario supporto economico e tecnico,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi.
“Per questo, ci siamo opposti e abbiamo votato contro al declassamento,” aggiunge. “Nonostante questo grave passo indietro, sono orgogliosa di affermare che siamo riusciti a difendere la direttiva Habitat, salvaguardando il cuore della legislazione ambientale europea. Continuerò a impegnarmi per ripristinare pienamente le misure preventive essenziali per garantire un equilibrio sostenibile tra la tutela del lupo e la sicurezza degli allevatori e delle comunità locali,” conclude.