BRUXELLES, 20 MAG. 2025 – Cristina Guarda, eurodeputata eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) e relatrice del gruppo dei Verdi sul “pacchetto vino”, è intervenuta oggi nella riunione dell’Intergruppo sul vino del Parlamento europeo, alla presenza del Commissario UE all’Agricoltura Christophe Hansen.
“Serve una svolta concreta per il settore vitivinicolo, che affronti con decisione le sfide poste dalla crisi climatica, dalla volatilità dei mercati e dalle nuove tendenze di consumo. Il nostro comparto non può più affidarsi agli strumenti del passato: servono soluzioni nuove, coerenti con la sostenibilità ambientale e sociale,” ha dichiarato Guarda. “Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: la proposta della Commissione coglie alcuni aspetti cruciali, che vanno tuttavia rafforzati.”
“L’apertura alla dealcolizzazione dei vini va incontro alla domanda dei consumatori, ma è essenziale adottare definizioni armonizzate per garantire trasparenza nei confronti dei consumatori e evitare fraintendimenti. Occorre riconoscere che le alternative analcoliche possono rappresentare una reale opportunità di mercato. Comprendiamo il valore della tradizione, ma per stare al passo coi tempi dobbiamo anche aprirci alle novità sempre più apprezzate dai giovani e non solo. Il segmento dell’alcohol-free è in forte espansione, soprattutto a livello internazionale,” ha aggiunto. “È fondamentale concedere maggiore flessibilità sulle autorizzazioni al reimpianto, affinché i produttori possano adottare varietà più resistenti alla siccità e ai cambiamenti climatici, ma senza scorciatoie tecnologiche prive di garanzie. La selezione varietale deve rispettare criteri agronomici e ambientali condivisi,” ha sottolineato.
“Serve una gestione più razionale del potenziale produttivo. Non possiamo spendere fondi pubblici per eliminare eccedenze e, allo stesso tempo, autorizzare nuovi impianti nelle stesse zone. Serve un approccio più coerente e territoriale. Ed è necessario riequilibrare la destinazione dei fondi della PAC, destinando più risorse alla gestione dell’offerta e all’adattamento climatico. Il sostegno deve andare ai piccoli produttori, ai viticoltori biologici e a chi lavora con la biodiversità, investendo in resilienza e qualità: solo così costruiremo un futuro solido e sostenibile per il settore,” ha concluso.