BRUXELLES, 26 giugno 2025 – Il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo ha espresso il proprio voto negativo in commissione Affari Regionali (REGI) sulla revisione di medio termine della politica di coesione, proposta dal commissario Raffaele Fitto. “Siamo contrari alla proposta di Fitto, che per la prima volta apre le risorse della coesione al settore della difesa. Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà al riarmo europeo e all’aumento delle spese militari imposto da Trump. La maggioranza degli italiani è distantissima da queste decisioni scellerate, architettate dagli alleati di Giorgia Meloni. Non si sacrifichi la spesa pubblica per arricchire l’industria bellica, si investa invece nel contrasto alla crisi climatica. Transizione giusta, lotta alle disuguaglianze e sostegno a sanità e scuola pubblica sono priorità urgenti,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) e relatrice ombra del provvedimento per i Verdi.
“La proposta di Fitto reindirizza le risorse verso nuove priorità, tra cui la difesa, stravolgendo l’ambizione climatica della politica di coesione. Ciò stabilisce un pericoloso precedente in vista del prossimo quadro finanziario pluriennale. Con questa revisione si introduce, per la prima volta, la possibilità di destinare risorse anche a investimenti esclusivamente militari – non più al solo “dual use” – che vengono incentivati con condizioni molto favorevoli (30% prefinanziamento e 100% cofinanziamento). Ci preoccupa l’intero impianto della proposta, che cancella fondamentali salvaguardie ambientali. Inoltre, il pacchetto mette sullo stesso piano gli incentivi per difesa, casa e acqua, favorendo in modo indistinto le grandi imprese e le multinazionali. Per queste ragioni abbiamo votato contro al provvedimento”, prosegue Guarda.
“Altro che sovranisti, il ‘piano Fitto’ è anti-italiano. Stupisce che l’unico Commissario UE italiano non tenga conto dell’opinione dei suoi concittadini, facendo invece l’esatto opposto. Negli ultimi sondaggi alla vigilia del vertice Nato, la maggioranza degli italiani si è dichiarata ancora una volta contraria all’aumento delle spese militari e preoccupata che vengano sottratte risorse ad altre aree della spesa pubblica: ma è esattamente questo il piano che portano avanti Meloni e i suoi alleati, e a cui noi continueremo a opporci,” conclude.