CACCIA, ZANELLA: BENE STOP DI CALDEROLI SU VALICHI MONTANI, ORA STRALCIO DELL’EMENDAMENTO BRUZZONE


Se venisse approvato strage di uccelli e sicura procedura d’infrazione UE

Roma, 26 GIU. “Bene lo stop di Calderoli, ora occorre lo stralcio dell’emendamento Bruzzone che vuole consentire la caccia sui valichi montani”. Così la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella, dopo che ieri sera il ministro Calderoli in aula ha chiesto un accantonamento dell’emendamento (14.01000) alla proposta di legge per la promozione delle zone montane, “un testo che non è niente altro che l’ennesimo regalo alla lobby dei cacciatori: intende infatti modificare la legge nazionale (157/92) che fa divieto assoluto di caccia sui valichi montani nel rispetto del principio della direttiva 2099/147/CE “Uccelli”, che protegge le rotte migratorie dell’avifauna. Ricordiamo che i valichi montani sono corridoi vitali per milioni di uccelli migratori che nel loro viaggio sono obbligati ad attraversare le Alpi. Da qui la norma nazionale che vieta l’attività venatoria sui valichi: ebbene il super cacciatore Bruzzone intende cancellare questo divieto, dando potestà alle Regioni di definire i valichi dove vietare la caccia. La Corte Costituzionale (sentenza n.254/2022) ha già bocciato la legge regionale della Lombardia che aveva provato ad abbassare le norme di tutela della avifauna, definendo autonomamente solo alcuni valichi in cui vietare la caccia, proprio come vuole Bruzzone con il suo emendamento il quale, se venisse approvato, renderebbe ininfluente il recente pronunciamento del Tar della Lombardia (sentenza n.1516 del 2 maggio 2025) che ha imposto al Consiglio regionale lombardo di porre il divieto assoluto di caccia nei valichi e in un raggio di 1000 metri dagli stessi. I valichi montani rappresentano dei veri e propri ‘colli di bottiglia’ che pongono gli uccelli in una condizione di forte vulnerabilità e ridottissime possibilità di sfuggire alle doppiette. Una deregulation in questa direzione darebbe licenza di uccidere milioni di uccelli per il divertimento delle lobby venatorie, con la conseguente apertura dell’ennesima procedura d’infrazione europea in materia di tutela della fauna”, conclude Zanella.

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