Andrea Zanoni (Europa Verde): “Inquinamento luminoso, la Regione dorme e il 40% dei comuni ignora la legge. Serve una svolta”


Venezia, 30 giugno 2025 – È stata presentata in Seconda Commissione Consiliare Ambiente la nuova relazione ARPAV sull’inquinamento luminoso in Veneto, in attuazione della Legge Regionale 7 agosto 2009, n. 17. I dati emersi sono preoccupanti e confermano le gravi lacune nell’applicazione della normativa regionale.
“È inaccettabile che il 40% dei Comuni veneti non abbia ancora adottato il PICIL, il Piano Comunale per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso, nonostante sia obbligatorio da anni. Nel 2021 solo il 58% dei Comuni risultava in regola. È un dato che grida vendetta”, dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde.
“Il mio Comune, Paese, è l’unico della provincia di Treviso con più di 20.000 abitanti a non aver ancora adottato il PICIL. Un fatto grave, che dimostra quanto la sensibilità ambientale sia ancora troppo spesso ignorata a livello locale”, aggiunge Zanoni.
La relazione evidenzia inoltre che circa il 50% degli impianti di illuminazione privati risulta inquinante. I controlli effettuati da ARPAV sono stati 945 nel 2022 e 975 nel 2023: numeri che si mantengono stabili negli anni, quando invece sarebbe necessario un deciso rafforzamento. “Serve più personale, più strumenti e più volontà politica per garantire controlli efficaci. L’ARPAV deve essere messa nelle condizioni di agire anche sugli impianti privati, con poteri ispettivi diretti e tecnologie avanzate come droni e spettrometri”, sottolinea Zanoni.
Un altro tema critico riguarda le cosiddette “case panoramiche”, autorizzate recentemente per legge che lo stesso Zanoni ha fortemente contestato. “Queste costruzioni, spesso illuminate in modo eccessivo e fuori norma in contesti montani in alta quota, contribuiscono ad aumentare l’inquinamento luminoso e a vanificare gli sforzi di tutela del cielo notturno e della biodiversità”, denuncia il consigliere.
Zanoni ricorda anche che nella scorsa legislatura era stato presentato un progetto di legge, il PdL 481 a firma Giorgetti, che introduceva ulteriori deroghe alla normativa vigente, peggiorandone l’efficacia. “Quel progetto, fortunatamente, è stato sepolto. Ma resta il fatto che la legge regionale ha già troppe deroghe e va rafforzata eliminandole, non indebolita”, afferma.
“Bisogna adottare una serie di interventi urgenti – aggiunge Zanoni -: rafforzare i poteri e i doveri dei Comuni, introdurre sanzioni efficaci per quelli inadempienti, obbligare alla bonifica degli impianti privati non conformi, e avviare una campagna regionale permanente di sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso, rivolta a cittadini, scuole e imprese. Inoltre, è fondamentale finanziare corsi di aggiornamento obbligatori per tecnici e progettisti, affinché la cultura dell’illuminazione sostenibile diventi patrimonio comune.”
“La Regione Veneto deve tornare a essere un esempio virtuoso, non un territorio dove le leggi si ignorano e il cielo stellato si spegne ogni notte sotto una coltre di luce inutile e dannosa”, conclude Zanoni.

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