Venezia, 9 luglio 2025 – «La sentenza del TAR che dichiara inammissibile il ricorso dei cinque Comuni contro la realizzazione della cosiddetta “Via del Mare” non può e non deve mettere fine alla battaglia per la tutela del territorio, dell’ambiente e dei diritti dei cittadini. Invito i sindaci a non arrendersi e a ricorrere in appello al Consiglio di Stato: hanno già dimostrato coraggio andando contro Zaia, ora vadano fino in fondo. Le carte in regola ci sono tutte» dichiara il Consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni.
«Il progetto della Via del Mare – prosegue Zanoni – è un’operazione sbagliata sotto ogni punto di vista: ambientale, economico, sociale. Si tratta di un project financing che rischia di inguaiare la Regione e trasformare un’infrastruttura pubblica in una fonte di profitto per un soggetto privato, la SIS, già nota per i gravi problemi legati alla Superstrada Pedemontana Veneta, come la galleria di Malo che fa acqua da tutte le parti e le sanzioni non pagate per i ritardi accumulati.»
«Con questo progetto – aggiunge – si passerà da una percorrenza gratuita a una a pagamento, a carico di lavoratori, pendolari e cittadini. È inaccettabile. La Regione, invece di investire nel trasporto pubblico locale e nella messa in sicurezza della viabilità esistente, continua a inseguire grandi opere inutili e dannose che causano ancora consumo di suolo, figlie di una visione vecchia e fallimentare della mobilità.»
«A volte il TAR non sempre ha ragione – conclude Zanoni – e ci sono tantissimi esempi, anche in Veneto, di sentenze ribaltate in appello dal Consiglio di Stato. Per questo è fondamentale che i Comuni non si fermino. La battaglia per un Veneto più sostenibile, giusto e trasparente continua.»