Roma, 19 LUG. “Ieri il presidente Zaia ha dato notizia sui suoi social di una nuova frana di sassi e ghiaia su San Vito di Cadore, ammonendo a fare attenzione. Noi crediamo che questo non basti affatto: con un emendamento al Dl Stadi che sarà discusso la prossima settimana chiediamo 50 milioni per un piano straordinario di monitoraggio e messa in sicurezza del territorio, in particolare quello della Valle del Boite dove continuano a verificarsi ricorrenti frane. I fondi sono reperibili nel programma Fondi da ripartire presso il MEF”. È quanto chiede la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella la quale aggiunge: “Ormai sono diversi gli eventi franosi che dalla cima Marcora fanno crollare materiale franoso tra San Vito e Cortina d’Ampezzo, spesso imponendo la chiusura della strada Alemagna, isolando così Cortina d’Ampezzo. Ricordo che secondo i dati della Regione Veneto sono circa 200 le colate annue di detriti, fenomeno dovuto alla presenza di ammassi rocciosi che localmente, in alcuni punti delle Dolomiti, risultano intrinsecamente fragili perché fratturati anche per effetto dei cambiamenti climatici che fanno registrare temperature anomale e precipitazioni. A tutto questo si aggiunga la perdita in alta quota del permafrost, il ghiaccio interstiziale permanente presente fino a qualche tempo fa nelle fratture e nella porosità della roccia che fungeva da legante naturale delle parti esposte delle pareti, portando ad un incremento dei crolli. Ci chiediamo come sia possibile che nessuna autorità politica né la fondazione Milano Cortina abbiano ancora parlato della messa in sicurezza del territorio in vista dei giochi del prossimo anno, considerando che il villaggio degli atleti sorge a Fiames, area a rischio idrogeologico, per non dire del faraonico e inutile impianto di risalita Apollonio- Socrepes che insisterebbe su un’area dove da anni si muove una frana profonda con il rischio di stabilità dei piloni”, conclude Zanella.
