28 LUGLIO 2025 – “La Sicilia brucia, e non è solo colpa del vento e del caldo record. È la mano dell’uomo, è l’assenza di prevenzione, è la politica che ogni anno si fa trovare impreparata. Esprimo la mia più profonda solidarietà alle comunità siciliane, alle famiglie evacuate, ai volontari e agli operatori che stanno lottando contro un disastro annunciato. La Riserva dello Zingaro che brucia rappresenta una ferita insanabile, un danno non solo ambientale, ma anche morale ed economico,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi.
“Anche quest’anno, la Sicilia è la regione italiana più colpita dagli incendi. I dati raccolti da Legambiente sono chiari: quasi 17 mila ettari in fumo nei primi sei mesi del 2025. Più di metà degli ettari bruciati a livello nazionale sono nell’isola. Non possiamo più parlare di emergenza, ma di una crisi strutturale aggravata dalla crisi climatica e da chi si macchia di veri e propri crimini ambientali.”
“Serve una svolta, perché è intollerabile che ogni estate si ripeta lo stesso copione. C’è bisogno di una strategia nazionale per la prevenzione, che metta al centro le comunità rurali e il rilancio delle aree interne. E va colpito chi appicca i roghi, distruggendo un bene comune spesso per interesse personale. I siciliani e tutta l’Italia meritano giustizia climatica e maggiore protezione del nostro patrimonio naturale,” conclude.