Venezia, 31/07/2025 –È inaccettabile che, a distanza di due anni dalla conclusione dei carotaggi sulle Grave di Ciano, i risultati non siano ancora disponibili. Si tratta di dati fondamentali per valutare la fattibilità del controverso progetto delle casse di espansione, che minaccia un sito tutelato dalla Rete Natura 2000.
“Ho chiesto più volte alla Regione di rendere pubblica la documentazione, ma senza successo. Mi sono perciò rivolto anche al Commissario straordinario, la dottoressa Marina Colaizzi, che rispondendo a una mia richiesta ha risposto di non esserne in possesso. È assurdo e preoccupante”, denuncia il Consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS).
“Questa opacità alimenta dubbi legittimi sulla natura dei risultati e pone un’ombra sul riserbo che sin qui ha avvolto i dati. Per questo ho presentato una nuova interrogazione urgente: i cittadini hanno il diritto di sapere cosa si sta facendo con i loro soldi e sul loro territorio.”
Zanoni sottolinea la gravità del progetto: “Parliamo di un intervento impattante in un’area protetta a livello di Unione Europea a nome di mezzo miliardo di cittadini europei. Le casse di espansione sono state contestate da associazioni, comitati e cittadini, eppure si continua a spingere per realizzarle senza trasparenza né confronto.”
“Qui stiamo parlando di violazione della Convenzione di Aarhus sulla sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale. Non mi fermerò finché non verrà fatta piena luce su questa vicenda a costo di rivolgermi agli organisti europei competenti in materia. La tutela dell’ambiente e della legalità non può essere sacrificata sull’altare degli interessi di pochi.”