Venezia, 5 agosto 2025 – «Oggi ho depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere chiarezza su un progetto che rappresenta un vero e proprio tradimento dei cittadini veneti: la superstrada “Via del Mare” sostituirà la Treviso Mare, una strada gratuita costruita con il sudore e i sacrifici dei nostri padri e dei nostri nonni, con un’infrastruttura a pagamento gestita da privati per 32 anni. È una scelta scellerata che dimostra l’incapacità del Centrodestra di governare: Zaia, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia vanno mandati a casa alle prossime elezioni di novembre». Lo dichiara Andrea Zanoni, Consigliere regionale AVS.
«Anche Meolo – aggiunge Zanoni- deve impugnare la sentenza del TAR e ricorrere al Consiglio di Stato, assieme agli altri comuni come Silea e Monastier, difendendo gli interessi dei cittadini e non quelli dei partiti. Non si può rinunciare a tutelare il territorio per convenienza politica».
Nell’interrogazione, Zanoni chiede alla Giunta regionale:
• Perché il progetto esecutivo non è stato ancora pubblicato, nonostante l’impegno dell’Assessora De Berti entro il 30 novembre 2024;
• Quando sarà reso pubblico e se verrà garantita la consultazione trasparente da parte di cittadini e Comuni;
• Se la Giunta intenda fornire una valutazione aggiornata sull’impatto ambientale, urbanistico e viabilistico, anche alla luce delle osservazioni dei Comuni ricorrenti;
• Se ritenga opportuno convocare un confronto pubblico con i territori coinvolti prima dell’avvio dei lavori;
• Quali garanzie economico-finanziarie offre il Consorzio SIS e quali clausole di tutela sono previste per la Regione e per i cittadini in caso di criticità;
• Se siano state valutate alternative meno impattanti e più sostenibili, che garantiscano l’accesso gratuito al litorale.
«Questo progetto è un capolavoro di opacità e arroganza – conclude Zanoni – ancora un project financing, ancora un progetto affidato alla SIS che certo non ha brillato con la Superstrada Pedemontana Veneta con problemi di inquinamento da PFAS, infiltrazioni in una galleria, ritardi nella consegna dell’opera. I cittadini meritano trasparenza, partecipazione e rispetto. Non pedaggi imposti da chi governa che favoriscono solo il privato. La Via del Mare è la Via del Pedaggio, e noi diciamo no».