Pedemontana Veneta – Zanoni (AVS): “Zaia festeggia i flussi, ma il buco cresce: un cappio al collo per i veneti”

Venezia, 14 agosto 2025 – “Zaia è un fiume di numeri, ma evita accuratamente di parlare del dato più importante: anche con l’aumento dei flussi di traffico, le entrate della Pedemontana sono ben al di sotto del necessario per evitare il buco di bilancio, che continuerà a crescere anno dopo anno. Il Presidente non prenda in giro i veneti: è lui che ha firmato la seconda e la terza convenzione della SPV che porta il rischio di impesa in seno alla Regione, ed è lui il responsabile di questo disastro economico che si sta trasformando in un cappio al collo per i contribuenti veneti che si stringe sempre di piu’ col passare del tempo”, dichiara Andrea Zanoni, Consigliere Regionale AVS.
“Nel bilancio regionale approvato a dicembre 2024, per il 2025 è previsto un canone annuo di 200.717.591 euro, a fronte di entrate stimate in 148.840.000 euro, con un buco di 51.877.591 euro. E questo nonostante l’operazione di sconto del 60% sui pedaggi. I dati reali, ottenuti tramite accessi agli atti, parlano chiaro: 11,58 milioni di euro ad aprile, 12 milioni a maggio, 12,2 a giugno, con una media mensile di 11,93 milioni, che su base annua garantirebbe solo 143 milioni di euro. Altro che record: il buco resta e si allarga anche con gli aumenti di traffico registrati a luglio del tutto ininfluenti.”
“Zaia si vanta dei picchi di traffico, Zaia non dica mezze verità: i conti non tornano, il buco aumenta , infatti non dice che il canone salirà fino a 450 milioni l’anno verso la fine della concessione, con una media annua di 300 milioni per 39 anni. Una voragine che potrebbe superare i 5 miliardi di euro, bloccando per sempre le opere di sicurezza stradale tanto necessarie ai nostri centri abitati.”
“Il Presidente parla di sviluppo e di camion tolti dalle strade, ma non dice che 278 comuni veneti sono rimasti senza fondi per la sicurezza stradale, e che per finanziare tutti i progetti presentati mancano circa 90 milioni di euro. Non dice che la SPV ha sacrificato la metropolitana di superficie (SFMR) che avrebbe tolto traffico dalle nostre città e paesi , e che oggi i cittadini pagano il prezzo di scelte sbagliate e opache.”
“Zaia festeggia i flussi, ma i conti non tornano. E se davvero crede nella trasparenza, pubblichi l’elenco completo dei servizi tagliati per coprire il buco della SPV: sanità, borse di studio, trasporti pubblici, fondi per ARPAV, SPISAL, Enti Parco, e persino la mappatura dei nei, che da mesi non è più prescrivibile tramite impegnativa, come denunciato dai sindacati dei medici.”
Conclude Zanoni: “Zaia può continuare a raccontare la favola della Pedemontana che funziona, ma la realtà è un’altra: un’opera che costa troppo, arricchisce il privato e toglie risorse vitali ai cittadini veneti. E questo non è progresso, è propaganda.”

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