Caso Silva. ATO approva le zone di salvaguardia: la Regione non perda tempo.Masolo (AVS): “Ora la Giunta approvi subito; la salute e l’ambiente vengono prima degli interessi industriali”

Montecchio Precalcino, 22 agosto 2025 –
«Con l’approvazione unanime delle nuove zone di salvaguardia dei pozzi idropotabili di Dueville e Villaverla, da parte dell’assemblea dei Sindaci di ATO Bacchiglione lo scorso 12 agosto, si compie un passaggio fondamentale per fermare il progetto di Silva Srl. Ora tocca alla Regione fare la sua parte». Lo dichiara Renzo Masolo, consigliere regionale AVS, dopo aver ricevuto la documentazione ufficiale trasmessa alla Provincia di Vicenza da ATO Bacchiglione, tra cui il parere tecnico del 2 agosto 2025 e il verbale dell’assemblea dei sindaci.

Le aree individuate ricadono pienamente nella fascia di rispetto idropotabile in cui, ai sensi dell’art. 94 del D.lgs. 152/2006, sono vietate le attività di gestione di rifiuti pericolosi e lo stoccaggio di sostanze inquinanti. Masolo sottolinea: «La nuova piattaforma proposta da Silva, che tratterebbe rifiuti sanitari a rischio infettivo, sabbie di fonderia, e stoccherebbe rifiuti pericolosi, è incompatibile con questi vincoli. Proprio per questo la Regione deve recepire senza indugi le nuove perimetrazioni e inviare ai Comuni interessati le prescrizioni vincolanti previste dalla legge».

Intanto ATO Bacchiglione ha già trasmesso alla Provincia di Vicenza le proprie osservazioni ufficiali, richiamando anche due sentenze dei TAR di Lombardia e Calabria che affermano chiaramente come le zone di salvaguardia siano da considerarsi vincolanti già dal momento della loro adozione, in forza del principio di precauzione.

Tutti i documenti sono pubblici e disponibili:
Il Parere tecnico di ATO Bacchiglione del 2 agosto 2025 e il Verbale dell’assemblea dell’ATO Bacchiglione 12 agosto 2025.
Conclude Masolo: «La Regione Veneto non può tergiversare, se davvero si vuole tutelare la salute pubblica, la procedura va conclusa prima che la Provincia rilasci il parere sul progetto Silva. Ogni giorno che passa senza approvazione formale è un rischio inutile. I cittadini e i Comuni hanno fatto la loro parte. Ora la parola passa a Venezia».

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