CACCIA ZANONI (AVS): BATOSTA PER LA GIUNTA ZAIA SUL CALENDARIO VENATORIO, IL TAR DÀ RAGIONE ALLE ASSOCIAZIONI, ORA A CASA CHI SCRIVE CALENDARI “AMICI DEI CACCIATORI”.

Venezia, 5 settembre 2025 – La giustizia amministrativa infligge un duro colpo alla Giunta Zaia. Con l’ordinanza n. 383, il TAR Veneto ha accolto le istanze delle associazioni Lega per l’Abolizione della Caccia, Lega Anti Vivisezione, Lndc Animal Protection, Lega Italiana Protezione degli Uccelli e Oipa Italia Odv, sospendendo parzialmente il calendario venatorio 2025/2026. L’atto, che blocca la caccia in alcuni valichi montani cruciali per la migrazione e ridimensiona i carnieri per specie come l’allodola e il moriglione, rappresenta una chiara sconfitta per la politica venatoria del governo regionale, da sempre criticata per la sua eccessiva vicinanza al mondo della caccia.
“Questa decisione del TAR è una batosta per Zaia e per il suo assessore. Finalmente la Giustizia mette fine a una pratica inaccettabile: la scrittura del calendario venatorio non può essere un ‘dettato’ delle associazioni venatorie, ignorando i pareri tecnico-scientifici dell’ISPRA. È una vittoria della legalità e, soprattutto, di chi difende la natura e gli animali selvatici”, dichiara il Consigliere Regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Andrea Zanoni.
L’ordinanza del TAR evidenzia diverse criticità, in particolare l’omessa tutela di valichi montani che il Veneto sono oltre 40 e i limiti di animali che si possono uccidere per l’allodola e il moriglione, specie classificate come vulnerabili a livello internazionale.
“Ci sono volute le associazioni ambientaliste e l’avvocato Linzola, a cui vanno i miei complimenti, per riportare ordine e legalità in una materia che la Giunta Zaia gestisce con troppa leggerezza. Per i voti di pochi, si mette a repentaglio la vita di milioni di uccelli selvatici. A novembre avremo l’occasione per mandare a casa questa destra che non ha a cuore la tutela del nostro patrimonio faunistico e naturalistico”, conclude Zanoni.
L’ordinanza del TAR Veneto si aggiunge a una lunga serie di pronunce che hanno più volte messo in discussione le politiche venatorie della Giunta regionale, confermando le perplessità sollevate da anni dall’opposizione e dalle associazioni.


Estratto dell’Ordinanza del TAR Veneto
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Quarta) accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto: a) sospende l’efficacia della deliberazione della Giunta Regionale della Regione Veneto 11 giugno 2025, n. 649, avente a oggetto la “Stagione venatoria 2025/2026. Approvazione del calendario venatorio regionale (art. 16 L.R. n. 50/93)”, nelle parti in cui: -vieta la caccia nei soli valichi montani del “Monte Pizzoc” e del “Passo Monte Croce Comelico” e non anche negli altri valichi già noti per il passaggio dei migratori, come quelli ricompresi all’interno delle ZPS nel cui formulario è indicata la presenza di flussi migratori; -prevede, per la specie dell’allodola, il carniere di 10 capi al giorno e 50 capi per stagione invece che di 5 capi al giorno e 25 capi per stagione; -consente, per la specie del moriglione, che ogni cacciatore possa abbattere 2 capi al giorno e 10 esemplari per stagione indipendentemente dal numero massimo di 2.472 individui abbattibili in tutto il territorio regionale;”

Condividi questo contenuto:

EUROPA VERDE VENETO.
Siamo la Federazione regionale veneta di Europa Verde, il partito ecologista italiano affiliato agli European Greens.

Federazione dei Verdi del Veneto – Via Varrone 20, 30173 Venezia – P. Iva 90070670279
Privacy policyCookie policyAggiorna le tue preferenze cookie

Licenza Creative CommonsQuesto sito è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Rimani aggiornato sul nostro Telegram: