Maxi capannone a Colceresa (Vi). Masolo (AVS): “Assemblea pubblica a decisioni già prese. Le colate di cemento non piacciono ai cittadini, minano il futuro delle nostre Comunità.”

 “Dispiace constatare come la Amministrazione comunale di Colceresa, sulla costruzione di un maxi-capannone, parcheggi e nuove strade e infrastrutture annesse consumerebbe per sempre più di 40.000 metri quadrati di suolo, in una zona agricola di pregio, finga di voler coinvolgere i cittadini, invitandoli in assemblea solo a decisioni già prese. Questo è quanto è parso mercoledì sera, 3 settembre, durante la partecipatissima assemblea convocata dal Sindaco e dalla Giunta comunale presso le scuole medie di Colceresa. Inoltre, dispiace che constatare che chi è eletto a rappresentare i cittadini e a salvaguardare il territorio contrapponga la tutela dell’ambiente al tema della occupazione. Come se lo sviluppo economico e commerciale di un’area fosse totalmente svincolato dall’ambiente circostante e dalla salute dei cittadini. 

 

Sembra, insomma, che le aziende private che, grazie alle deroghe alle vigenti leggi regionali, perpetuano l’altissimo livello di consumo di suolo in Veneto, godano di una attenzione smisuratamente superiore rispetto a quella rivolta alle preoccupazioni dei cittadini. Per fortuna i cittadini sanno distinguere la reale intenzione tra il voler creare partecipazione e quello che rischia di apparire come uno spot pubblicitario per un progetto che ha posto gli abitanti di Colceresa nelle vesti di semplici spettatori. 

Eppure, il Sindaco Enrico Costa ad inizio serata è stato molto incoraggiante nell’affermare che: la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica sono il faro che guida l’operato degli attuali amministratori di Colceresa. Ma i cittadini e le cittadine non hanno compreso come un intervento di consumo di suolo e che rischia di impattare sulla risorsa idrica possa risultare compatibile con le sue premesse e con il suo impegno amministrativo.

 

Faccio presente che nel corso della Assemblea mi sono rivolto direttamente al Sindaco per chiedere se avesse con sé l’allegato alla DGR 378 del 2024 sulle aree di salvaguardia dei pozzi che la Regione ha approvato lo scorso anno, un documento assai importante, perché un decisore dovrebbe essere in possesso di tutti i documenti necessari a orientare le decisioni politiche, e in questo caso stiamo parlando di un documento che può fare la differenza. Il fatto che il Sindaco abbia risposto, davanti ai cittadini, di non aver nemmeno richiesto alla Regione tale documento sui pozzi di Colceresa perché si fida del parere degli enti, tutto questo mi lascia basito. 

A Colceresa si sta cercando di impiegare circa 68 mila metri quadri complessivi di terreno agricolo per ampliare un’area industriale fragile e già con grossi problemi di gestione idraulica.

Al Sindaco non interessa sapere se l’area in questione ricada o meno all’interno delle aree di salvaguardia dei pozzi dai quali si attinge l’acqua che i suoi cittadini bevono ogni giorno?

Ribadisco il mio totale sostengo nei confronti dei cittadini e cittadine che hanno a cuore la tutela di Colceresa e di una delle aree verdi più belle della nostra provincia.” Lo dichiara il Consigliere regionale Renzo Masolo (AVS).

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