18 settembre 2025 — “Il Comitato Olimpico Internazionale ha scelto la via dell’ipocrisia. Mentre Russia e Bielorussia sono state sanzionate per violazioni statutarie, Israele continua a partecipare indisturbato alle competizioni internazionali, nonostante l’accusa di genocidio certificata dalle Nazioni Unite. Il CIO afferma che Israele e Palestina ‘rispettano la Carta Olimpica’. Ma cosa significa? Gli atleti palestinesi non hanno più una pista, una piscina, una palestra: hanno solo macerie,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). “Gaza brucia mentre il CIO si rifugia nel formalismo”, aggiunge.
“Nei prossimi giorni, con altre eurodeputate ed eurodeputati invieremo due lettere alla FIFA e alla UEFA, chiedendo di sospendere la partecipazione delle nazionali israeliane a tutte le competizioni e di escludere i club israeliani dalle competizioni europee, fino al ripristino del rispetto degli statuti e del diritto internazionale”, annuncia.
“Escludere Israele dalle competizioni internazionali è un atto dovuto, come lo è stato per la Russia e come lo fu per il Sudafrica dell’apartheid. Altrimenti si lancia un messaggio sbagliato, incomprensibile per chi ama lo sport e ne riconosce il valore universale. Lo dimostrano le decine di migliaia di cittadini spagnoli scesi in piazza contro la partecipazione della squadra ciclistica israeliana alla Vuelta de España. Cosa aspetta il CIO a intervenire? Non si può aspettare che Gaza scompaia prima di prendere provvedimenti,” conclude Guarda.
