Roma, 6 ot. “Leggiamo la nota del MEF allegata al Documento programmatico di finanza pubblica in base alla quale salirebbe il reddito disponile complessivo del paese così come il gap tra ricchi e poveri. Ci chiediamo se sia uno scherzo. Dalla lettura dello stesso documento si comprende che il reddito nominale aumenta solo per effetto della variazione delle aliquote ma il drenaggio fiscale recupera poi quella differenza. Quanto all’enorme divario tra ricchi e poveri, evidente agli occhi di tutti, il Governo risponde con la riduzione degli stanziamenti per la spesa sociale. Le sole risorse per finanziare le misure per il contrasto alla povertà solo tagliate di circa 3,2 miliardi di euro. Nella prospettiva di un aumento progressivo della spesa militare, sottoscritto dal governo Meloni con la Nato (fino al 5% del Pil entro 10 anni), e Bruxelles (il piano «Rearm Europe»), altre risorse verranno distratte da un Welfare disastrato. In conclusione la nota del MEF sarebbe uno scherzo in un paese normale, non nel paese governato da Meloni e Giorgetti”. Così Luana Zanella. Capogruppo di AVS alla Camera.
