UE, GUARDA (VERDI-AVS): FALSA SEMPLIFICAZIONE PAC FA MALE A NATURA E AGRICOLTORI, NOI CONTRARI

Strasburgo, 8 ottobre 2025 – “Oggi il Parlamento europeo ha approvato la sesta modifica della PAC da quando è stata approvata nel 2021. Si parla di ‘semplificazione’, ma in realtà si tratta di deregolamentazione, come del resto l’ha chiamata la stessa presidente Von der Leyen. Andiamo verso uno scenario con sempre meno regole regole, un far west che smantella la condizionalità, cioè l’idea che i soldi dei cittadini vadano spesi per garantire beni pubblici come la tutela del suolo, della natura e della salute. Per questo, insieme ai Verdi, ho votato contro e presentato emendamenti migliorativi, purtroppo respinti”, dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi-AVS.

“Con queste modifiche si cancellano regole minime di tutela ambientale e si riducono i controlli, lasciando di fatto campo libero a pratiche dannose. È un arretramento che mette a rischio gli agricoltori stessi, perché senza suoli fertili e biodiversità non c’è futuro produttivo. Poi ci lamentiamo dei danni da crisi climatica, ma intanto eliminiamo le misure che servivano a prevenirli. E ancora peggio, togliamo ulteriori fondi per la prevenzione per aggiungerli ai fondi per la gestione delle crisi: ancora non abbiamo capito che prevenire è meglio che curare? La retorica sugli incentivi, poi, l è solo uno specchietto per le allodole: trasformare regole obbligatorie in misure volontarie significa indebolire tutto il sistema. Inoltre, a budget costante, i premi si riducono e le nuove misure non decollano. Così si penalizzano proprio gli agricoltori che scelgono pratiche sostenibili,” aggiunge.

“Questa assurda riforma elimina le tutele minime previste dalla condizionalità anche nelle aree Natura 2000, le zone più preziose d’Europa per la tutela della biodiversità. È un passo indietro che apre la porta a speculazioni e mette a rischio chi finora ha mantenuto prati e habitat di valore,” sottolinea. “L’unica semplificazione sensata contenuta nel pacchetto – conclude Guarda – è riconoscere il biologico come ‘green by definition’ e un aumento del pagamento per i piccoli agricoltori. Tutto il resto è un arretramento che scarica i costi ambientali e sociali sulla collettività, mentre si continua a non affrontare il vero problema: un modello agricolo che non remunera chi produce, impoverisce i consumatori e arricchisce pochi intermediari.”

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