Roma, 9 OTT. “ Una tragedia industriale, non una fatalità naturale, che avrebbe dovuto insegnare a tutelare la montagna in tutti i modi. Invece non è andata così. La frana che fece crollare il Monte Toc, determinando il conseguente impatto sulla diga costruita nella Valle del Vajont, era stata causata dall’impatto di opere non adeguate e spericolate alla situazione geologica. Ancora oggi, tuttavia, la montagna non è tutelata, anzi aggredita con maggiore velocità dalla crisi climatica che molti esponenti di questo governo negano: si pensi alla malsana idea di costruire la inutile funivia Sopreces- Apollonio su un terreno franoso. Ogni volta che pensiamo di dominare e manomettere la natura compiamo un delitto che prima poi presenta il suo conto. La memoria di quell’immane disastro annunciato, dovrebbe indurci a cambiare radicalmente strada”. Lo sostiene Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, ricordando la tragedia di Longarone.
