20 ottobre 2025 – “I dati pubblicati oggi da Legambiente confermano che le città del Nordest stanno arretrando sulla sostenibilità. In che ambiente stiamo crescendo i nostri figli? Non si tratta di avere più aiuole o fiorellini: parliamo di salute, sicurezza e qualità della vita.” L’eurodeputata dei Verdi, Cristina Guarda, commenta Ecosistema Urbano 2025, il rapporto di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore. “Non so se anche questa sia un’eredità del buongoverno di Zaia. Di certo c’è che, durante i suoi tre mandati, il Veneto ha depotenziato la sanità pubblica, ha costruito una nuova Superstrada e abbandonato il progetto del sistema ferroviario metropolitano regionale. E scegliere l’asfalto al posto della rotaia non può che peggiorare la qualità dell’aria delle nostre città,” aggiunge.
“Senza verde urbano l’aria è più inquinata, le temperature diventano insopportabili, aumenta il rischio di malattie croniche e respiratorie. Eppure, chi ha governato il Veneto negli ultimi decenni ha continuato a non reagire anche di fronte a emergenze conclamate. Nella Pianura Padana si respira l’aria più inquinata d’Europa: l’Italia è già stata condannata dalla Corte di giustizia Ue per il superamento sistematico dei limiti di PM10 e ora siamo sotto procedura d’infrazione europea per il mancato rispetto dei limiti sulla qualità dell’aria,” prosegue.
“Stiamo crescendo le nostre bambine e i nostri bambini in un ambiente che li espone a rischi sanitari via via crescenti, mentre le soluzioni – più verde urbano, meno auto, più mobilità sostenibile – sono note e praticabili: tutte le ricerche scientifiche più recenti dimostrano che città più verdi riducono i rischi sanitari e migliorano lo sviluppo cognitivo e fisico dei bambini. Continuare a ignorare questi dati significa condannare le nuove generazioni a vivere in città meno sane e meno sicure, è davvero arrivato il momento di voltare pagina,” conclude Guarda.
