STRASBURGO, 16 DICEMBRE 2025 – “Oggi il Parlamento europeo ha approvato la modifica dei regolamenti della PAC. È un risultato che contiene semplificazioni importanti per il biologico e per i piccoli agricoltori, respingendo – almeno questa volta – l’assalto della destra contro la natura. Ma non basta: molta della burocrazia rimane, perché è responsabilità degli Stati membri intervenire davvero per alleggerire il peso che grava sulle aziende agricole,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di AVS.
“Dodici anni fa ero una giovane agricoltrice e mi sono sentita sola: burocrazia soffocante, costi esorbitanti per i terreni, accesso al credito proibitivo e ricambio generazionale trasformato in una corsa ad ostacoli. Non potevo crescere, ho faticato tanto. Oggi voglio che nessun’altra giovane agricoltrice si trovi nella stessa situazione. Perché un imprenditore non può solo sperare in una svolta, deve vederla concretamente. Altrimenti, chi produrrà il cibo d’ora in poi?” ha affermato Guarda durante il dibattito che si è svolto ieri sera in Plenaria.
“Questa semplificazione fa piccoli passi avanti, ma in Europa si continua a parlare di deregolamentare senza affrontare i veri nodi: il potere della Grande distribuzione organizzata (GDO) che deprezza il nostro lavoro, la mancanza di fondi e strategie per le aree rurali, la necessità di garantire la produzione di cibo nella crisi climatica. Vorrei che la Commissione si concentrasse sul risolvere questi problemi, molto più difficili di togliere qualche condizionalità ambientale, perché richiedono visione e soprattutto coraggio politico,” ha concluso.
