Venezia, 8 luglio 2025 – I consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo hanno partecipato oggi alla presentazione della Parifica della Corte dei Conti sull’esercizio finanziario della Regione Veneto per l’anno 2024. Un’analisi severa, che mette in luce gravi criticità ambientali, finanziarie e infrastrutturali, allontanando la Regione dagli obiettivi di sostenibilità fissati dall’ONU.
“La Corte dei Conti è stata impietosa – dichiarano Zanoni e Masolo – soprattutto per quanto riguarda il mancato raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’uso eccessivo di fertilizzanti in agricoltura non biologica, in particolare i liquami degli allevamenti ricchi di nitrati, sta compromettendo la qualità delle acque. A ciò si aggiunge un tasso di impermeabilizzazione e consumo di suolo allarmante, sia in termini assoluti che pro capite, con gravi conseguenze sul degrado ambientale e sul rischio idrogeologico.”
Secondo la Corte, il consumo di suolo in Veneto cresce dell’1,7%, mentre la popolazione cala del 7%, in netto contrasto con l’obiettivo ONU che prevede un equilibrio tra sviluppo e demografia. Il consumo pro capite si attesta su 12,5 ettari ogni 100.000 abitanti, un dato che evidenzia una gestione del territorio insostenibile.
Altro punto critico è l’obiettivo “zero vittime sulle strade entro il 2025”, ormai irraggiungibile a causa dei continui incidenti mortali, spesso con vittime giovani. “Una strage silenziosa che non può più essere ignorata”, sottolineano i consiglieri.
La Corte ha inoltre evidenziato il superamento dei limiti di PM10 in numerose occasioni, con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini. A questo si aggiunge il problema del sovraffollamento carcerario, ancora irrisolto.
Sul fronte finanziario, il Procuratore regionale della Corte, Paolo Crea, ha segnalato un indebitamento regionale pari a 2,2 miliardi di euro. Particolarmente preoccupante il caso della Superstrada Pedemontana Veneta, che nel 2024 ha generato un disavanzo di 49 milioni di euro (100 milioni di entrate contro 149 milioni di canone).
La Fondazione Milano Cortina presenta un debito di 150 milioni di euro, mentre per la variante di Cortina d’Ampezzo mancano ancora 364 milioni di euro stando al DEF 2025, cifra aumentata rispetto ai 260 milioni precedentemente conteggiati.
“La Corte ha espresso forte preoccupazione per i costi di gestione della pista da bob dopo i Giochi – aggiungono Zanoni e Masolo – un rischio che abbiamo più volte denunciato: a pagare saranno i cittadini, attraverso i bilanci pubblici.”
Il risultato economico del 2024 è negativo per 30,3 milioni di euro, portando il deficit complessivo al 31 dicembre 2024 a 150,3 milioni di euro.
“Non è tutto oro quello che luccica – concludono i consiglieri – La Regione Veneto presenta gravi criticità ambientali: uso eccessivo di prodotti chimici in agricoltura, inquinamento atmosferico, consumo di suolo incontrollato. Le leggi attuali sono inadeguate e favoriscono l’espansione di poli logistici e nuove infrastrutture stradali, come il IV lotto della tangenziale di Treviso (70 milioni di euro) e la Treviso Mare (200 milioni di euro), che aumentano l’impermeabilizzazione del suolo e le temperature locali. Serve un cambio di rotta deciso. I cittadini hanno l’opportunità di attuarlo con le prossime elezioni.”