24 luglio 2025 – “Oggi la Terra entra ufficialmente in debito ecologico: è l’Overshoot Day mondiale, il momento in cui l’umanità ha già consumato tutte le risorse che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Da domani, tutto ciò che usiamo è preso a prestito dal futuro. Un debito che cresce anche per colpa della Commissione europea più a destra della storia, che sta smantellando le politiche ambientali invece di rafforzarle,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Il nuovo bilancio UE post-2027 ignora la crisi climatica: si tagliano le risorse per la PAC, si indebolisce la politica di coesione, scompare il fondo per la transizione giusta. Invece di rafforzare le politiche climatiche e sociali, la Commissione sceglie di destinare fondi al riarmo e usa la semplificazione come scusa per delegare scelte cruciali – anche in materia ambientale – ai singoli Stati, rinunciando a una visione comune. Una decisione che spezza la solidarietà europea e svuota di significato la transizione ecologica,” aggiunge.
“È urgente un cambio radicale di paradigma. Viviamo nell’epoca della crisi climatica causata dall’uomo: ogni scelta di bilancio dovrebbe essere subordinata a questa realtà. Dobbiamo investire con coraggio in energie rinnovabili, decarbonizzazione, agroecologia, tutela della biodiversità e giustizia climatica. Altrimenti, la sostenibilità sarà solo un’etichetta. Come Verdi, continueremo a batterci per un’Europa che riconosca i limiti del pianeta e metta al centro la vita, la giustizia sociale e ambientale. Perché non abbiamo un pianeta di riserva, e il tempo sta scadendo,” conclude.