30 LUGLIO 2025 – “I dazi Usa al 15% e il taglio del 20% ai fondi PAC costituiscono un mix letale per la nostra agricoltura. A farne le spese saranno le piccole aziende agricole, i contadini e i braccianti che producono il nostro cibo. Con l’inchino a Trump la Commissione di Ursula Von der Leyen, la più a destra della storia Ue, ha definitamente voltato le spalle al mondo agricolo. E il governo Meloni, che sostiene l’accordo, era quello che parlava di sovranità alimentare.” Così Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, componente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo. “Gli industriali sono sul piede di guerra per i dazi, devastanti per la manifattura italiana: hanno ragione. Ma non si dimentichi che anche l’agricoltura sarà colpita: nella mia regione, il Veneto, oltre 14.500 aziende agricole rischiano di essere travolte dal combinato disposto tra dazi e tagli alla PAC,” aggiunge.
“Non si può giocare col cibo. L’accordo con gli Usa rischia di aprire le porte a prodotti meno sani, che inonderanno i mercati europei come quelli provenienti dai paesi del Mercosur. Con tanti saluti agli standard di qualità: altro che tutela delle eccellenze dell’agroalimentare italiano! Una debacle totale, alla quale il governo Meloni assiste con tanto di applausi per un accordo che sarà disastroso per il nostro Paese, a partire dal settore primario,” prosegue. “Al contrario, bisogna ripensare il commercio internazionale puntando su altri mercati. La PAC va rafforzata per ricostruire le filiere locali, puntando su agroecologia e biologico. E va riconosciuto il ruolo strategico degli agricoltori nel contrasto alla crisi climatica,” conclude.