Verona, 26 settembre 2025 – “Il dibattito sulla gestione del lupo in Lessinia sembra dimenticare l’unico dato che la scienza e l’esperienza sul campo confermano da anni: la prevenzione funziona meglio degli abbattimenti. Dite quello che volete, ma i numeri parlano chiaro,” dichiara l’eurodeputata dei Verdi Cristina Guarda.
“Recinzioni elettrificate ben mantenute, cani da guardiania addestrati, la sorveglianza nei momenti critici e una corretta gestione delle carcasse riducono drasticamente i danni agli allevamenti. Dove queste misure sono state adottate con continuità, i danni sono calati anche mentre la popolazione di lupi cresceva. Al contrario, gli abbattimenti destabilizzano i branchi e spesso aumentano i problemi per gli allevatori,” prosegue l’eurodeputata eletta nelle liste di Avs.
“A confermarlo, sono i dati europei. In Germania, gli investimenti in prevenzione hanno ridotto i danni del 15% in un solo anno. Non è un caso: perfino chi ha proposto il declassamento dello status di protezione del lupo, ovvero la Commissione stessa, ammette che ‘il modo migliore per ridurre le perdite di bestiame dopo la ricolonizzazione del lupo è applicare misure di prevenzione delle predazioni’. Politici che hanno a cuore il proprio territorio dovrebbero agire concretamente, non sventolare slogan,” sottolinea Guarda.
“Il rischio, altrimenti, è di scaricare i costi sugli allevatori e sulle comunità locali, lasciandoli senza strumenti adeguati. Il declassamento ridurrà inevitabilmente i fondi europei disponibili per la prevenzione, costringendo Stati e enti locali a intervenire con risorse proprie. A meno di non voler abbandonare del tutto le aree interne, strategia già accarezzata dal governo Meloni. Invece, la Lessinia e i suoi allevatori meritano politiche serie, non propaganda,” conclude l’eurodeputata.
