Fiera EOS a Verona, Floridia (AVS) e Guarda (EV): “Le armi non sono un gioco per bambini”

“La Fiera della Armi di Verona espone anche armi destinate alla difesa personale e bypassa qualsiasi criterio etico consentendo l’accesso (gratuito) anche ai bambini. Chiediamo immediatamente che ne venga vietato l’accesso ai minori di 18 anni”. Così la senatrice Aurora Floridia (Alleanza Verdi e Sinistra) e la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda sulla concessa presenza di bambini all’evento fieristico di Verona. 

“Operazione di travisamento pubblicitario -commenta Cristina Guarda- quella praticata della Fiera delle armi, perché celata, nemmeno tanto bene, dietro la parola “outdoor”, anglicismo evidentemente utilizzato nel tentativo di nascondere quanto è inattuato rispetto alle prassi etiche ben comprese e adottate invece da altri organizzatori di contenitori fieristici analoghi. Ritengo inaccettabile consentire l’ingresso in fiera ai bambini senza che si sia pensato a specifiche cautele rispetto al messaggio che di fatto viene veicolato, visto che quelle esposte non sono armi giocattolo, ma armi vere, strumenti con un cui si può, in un battito di ciglia, porre fine alla vita.”

“Le armi non sono materiale didattico, – dichiara Aurora Floridia – soprattutto se esposte a bambini e ragazzi possono avere effetti devastanti e fuorvianti sui loro schemi mentali e sul loro comportamento futuro. I bambini non sono infatti ancora in grado di cogliere autonomamente la portata e la gravità dell’utilizzo delle armi. Abituare i giovani alla loro presenza, anche attraverso il gioco; di fatto rischia di rendere normali concetti complessi come: guerra, omicidi o violenze. È vero che la televisione e internet sono grandi diffusori di scene violente con un esplicito uso di armi da fuoco, tuttavia nella realtà e nel quotidiano noi adulti abbiamo il compito di tutelare la crescita dei più giovani in un’ottica di ripudio alla violenza e alla aggressività. La Fiera di Verona deve valutare questi aspetti e quindi interdire l’accesso o la vicinanza ad armi da fuoco ai di minori. È compito sì dei tutori valutare cosa sia bene o male per i bambini, tuttavia le Istituzioni hanno il dovere di preservare la sicurezza di tutti e promuovere una società pacifica ed inclusiva.”

Prosegue la Consigliera Guarda “Nella brochure di EOS vi è spazio anche per aziende che promuovono armi che, pur non belliche, sono a queste identiche e se ne parla facendo riferimento a ipotetiche situazioni quali ” il genitore che difenda la famiglia” o ” il soldato in un campo di battaglia”.  Questo modo di comunicare lascia largo spazio a dubbi etici, specie in un’epoca in cui è ancor più determinante educare a non normalizzare violenza. Sono temi che dovrebbe porsi anche la Regione del Veneto, cui compete il riconoscimento della rilevanza internazionale delle manifestazioni fieristiche, affinché per manifestazioni analoghe sia prevista ai fini del riconoscimento la preventiva adozione da parte del proponente di un vero e proprio codice etico. Dal punto di vista simbolico fa poi pensare che l’acronimo dell’European Outdoor Show sia proprio Eos, il nome della dea greca che accompagna il nascere del nuovo giorno. A che visione di società e cultura aspira chi consente ai bambini di avere libero e indiscriminato accesso a una fiera dove si espongono armi vere? Si soffermano sul fatto che, secondo un report in mano al Senato e basato sulle sentenze del 2017 e 2018, il 16,1% dei femminicidi è stato commesso da persone con porto d’armi, nonostante siano appena l’8% della popolazione? “.

Aggiunge la senatrice Floridia: “Ho presentato una interrogazione in Senato su quanto sta accadendo a Verona. I giovanissimi vengono costantemente sottoposti a una retorica di guerra e violenza. Esporli candidamente all’utilizzo delle armi nuoce alla nostra democrazia e al futuro di questo Paese.”

Conclude così la Consigliera Guarda: “Per questo daremo i numeri del settore delle armi, delle implicazioni politiche ma soprattutto in termini educativi e di sicurezza collettiva presentando il libro dell’analista Giorgio Beretta, “Il paese delle armi”, con Rete Italiana Disarmo, Opal e Comitato veronese per le iniziative di Pace, sabato alle ore 15 in corso porta nuova 12 a Verona.”

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