Guarda (EV) e Amico (UDU Padova): “Alloggi studenti universitari: passi avanti, ma troppi rimarranno ancora senza alloggio”

“Servirà agire in sede di Bilancio regionale per garantire un numero di alloggi che si avvicini alle tante richieste, salvaguardando il diritto allo studio” lo afferma la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde).

“Dalla risposta fornita alla mia interrogazione in Consiglio regionale”, continua Guarda “sulla carenza di alloggi a favore degli studenti dell’Università patavina, emerge lo sforzo da parte della Regione nell’incrementare l’offerta abitativa. Tuttavia, nonostante l’impiego anche di risorse del PNRR, il numero degli alloggi a disposizione arriva a soddisfare una minima parte dei 981 idonei non beneficiari dello scorso anno. Apprezziamo i salti mortali con cui l’ESU sta affrontando questa vera e propria emergenza abitativa. Ora spetta al Consiglio regionale fornire ulteriori risorse durante l’approvazione della prossima manovra di bilancio.  Come ci ricorda l’UDU di Padova, il mercato privato continua a mantenersi inaccessibile e la Regione, come avvenuto con le borse di studio, attua un approccio che non soddisfa le necessità manifestate dal mondo universitario. Gli studenti che scelgono di formarsi e prepararsi al mondo del lavoro in Veneto, lo fanno anche immaginando che alla efficienza dei nostri Atenei corrisponda una adeguata gestione dei servizi a livello locale. Come possiamo garantire il diritto allo studio senza assicurare un tetto sotto cui vivere agli studenti delle nostre università?”

“L’aumento dei posti letto che c’è stato non è abbastanza nemmeno per coprire la metà degli studenti che fanno richiesta e avrebbero diritto ad un alloggio pubblico. Il mercato privato continua a mantenersi inaccessibile, le residenze sono uno strumento fondamentale per garantire il diritto allo studio, eppure rimane uno dei tanti temi su cui la Regione Veneto continua a scegliere di non investire adeguatamente. Un continuo disinteresse preoccupante e vergognoso, ma purtroppo che non ci sorprende. Questo è l’atteggiamento che abbiamo sempre visto di fronte alle richieste della componente studentesca, come nel caso delle borse di studio. È impensabile che la nostra regione sia quella con il maggior numero di idonei non beneficiari in tutta Italia e che davanti a ciò non un solo passo è stato fatto per intervenire.” dichiara Domenico Amico, coordinatore di UDU Padova e senatore accademico di UNIPD

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