“Il progetto di legge regionale n.189, ‘Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 14 Disciplina della viabilità silvo pastorale’, rischia di trasformare le mulattiere e i sentieri montani in piste per fuoristrada a uso esclusivo dei cacciatori, mentre mantiene correttamente il divieto per turisti ed escursionisti.
Questa mattina ho partecipato al flash mob organizzato da CAI, LAC, Mountain Wilderness, Italia Nostra, OIPA, WWF, LIPU e Impegno e Azione all’ingresso del Consiglio regionale per ribadire le motivazioni che spingono associazioni e cittadini a opporsi alla legge che consentirebbe ai fuoristrada dei cacciatori di invadere i sentieri di montagna.
Provvedimento pensato per consentire ai cacciatori di sparare anche in alta montagna. Un privilegio a una lobby, il cui agire è in contrasto con l’articolo 9 della Costituzione italiana e la tutela della biodiversità e degli animali. Vanno salvaguardati i diritti dei cittadini e della fauna selvatica; pertanto, questo è un provvedimento sbagliatissimo che vogliamo che il Consiglio regionale ritiri.
Oltretutto, il progetto di legge in questione andrebbe a costituire un vero e proprio paradosso: mentre rimarrebbe in vigore un’imposta per il contrassegno dei mezzi di lavoratori agricoli, manutentori degli impianti, operatori sanitari attualmente autorizzati, i veicoli a quattro ruote dei cacciatori verrebbero premiati addirittura con la gratuità del contrassegno, creando una disparità di trattamento inaccettabile. Io e il collega Masolo, con i nostri 106 emendamenti, daremo battaglia in aula perché questa maggioranza mette in serio pericolo le nostre montagne per accontentare la solita lobby della caccia.”