Roma, 19 mag. – “Addossare ai sindacati tutta la responsabilità del caso Fenice è un gioco un po’ sporco, perché il fatto che non ci sia stata la registrazione dell’Inno d’Italia con l’Orchestra e il Coro del Teatro veneziano non può che essere frutto di scelte o non scelte prese lungo una catena gerarchica. Si tratta di organizzare una rappresentazione importante che necessita di risorse adeguate, se si vuole fare un’iniziativa è giusto che siano destinati i fondi. Non mi sembra una cosa scandalosa e comunque deve essere responsabilità del soprintendente risolvere il problema, anche dal punto di vista
economico. Non si è mai visto che si organizzi qualcosa a titolo gratuito. E il tutto doveva essere organizzato per tempo e secondo i crismi. Speriamo comunque la situazione si possa risolvere”. Così Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera, sul caso aperto al teatro La Fenice di Venezia.