Bruxelles, 20 maggio 2025 – “La proposta di riforma della caccia avanzata dal governo Meloni è un attacco senza precedenti alla biodiversità e alla sicurezza pubblica e viola palesemente le direttive europee in materia di tutela ambientale e conservazione della fauna selvatica.” Così Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra (AVS).
“Provvedimenti come l’ampliamento delle aree cacciabili, la riduzione delle zone protette e la possibilità di cacciare nei periodi di nidificazione non solo contraddicono i principi sanciti dalla legislazione comunitaria, ma espongono l’Italia al rischio quasi certo di una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea: con tutti i costi che ne deriverebbero, in termini di multe. Le norme europee in materia di conservazione degli habitat naturali e delle specie protette impongono limiti chiari alle attività venatorie, limiti che questa riforma intende aggirare in modo irresponsabile.
Si tratta dell’ennesimo provvedimento privo di qualsiasi base scientifica, che risponde esclusivamente agli interessi delle lobby venatorie e dei produttori di armi. Il governo sta scegliendo di ignorare il diritto europeo e di sacrificare il patrimonio naturale del Paese per meri calcoli elettorali, mettendo a rischio l’ecosistema e la sicurezza di animali e cittadini.
Come Verdi, denunciamo con forza questa deriva e ci uniamo alle associazioni ambientaliste e animaliste – che il governo si è rifiutato di coinvolgere durante la stesura del ddl – nella difesa della fauna selvatica e nella lotta contro questa legislazione pericolosa e inaccettabile. Se necessario, chiederemo l’intervento delle istituzioni europee per fermare una riforma che minaccia non solo l’ambiente, ma anche la credibilità dell’Italia in ambito internazionale,” conclude.