Bruxelles, 13 maggio 2025 – L’eurodeputata dei Verdi, Cristina Guarda, interviene a margine del voto odierno sul rafforzamento delle zone rurali nell’UE attraverso la politica di coesione, il provvedimento 2024/2105(INI) esaminato dalla commissione per lo Sviluppo regionale (REGI).
“Lo spopolamento non si combatte con le armi. Al centro della politica di coesione europea devono stare le zone rurali, non le multinazionali o il settore della difesa che, del resto, non ne ha bisogno: nel 2024 le grandi industrie militari europee hanno registrato un’impennata dei profitti, in alcuni casi fino al 15% in più di utile netto,” dichiara Guarda, relatrice ombra per il gruppo dei Verdi nella commissione REGI. “È essenziale garantire che i fondi comunitari della coesione non vengano dirottati verso settori che non contribuiscono al benessere delle comunità rurali.”
“Dobbiamo sostenere il ruolo cruciale della coesione per finanziare lo sviluppo delle zone rurali, non solo nell’ambito agricolo, ma anche per migliorare i servizi essenziali e creare nuove opportunità per genitori, donne, giovani e giovani agricoltori. Se vogliamo contrastare lo spopolamento, occorrono servizi adeguati e prospettive concrete per le nuove generazioni. Il tema da dibattere dovrebbe essere come garantire la complementarità tra PAC e coesione,” aggiunge.
“Il commissario Raffaele Fitto, invece, sembra andare in tutt’altra direzione: ha proposto un riequilibrio del bilancio a favore delle grandi imprese e della difesa, al quale ci opponiamo con forza. I partiti della destra, invece, mostrano una grave incoerenza: con una mano votano affinché i fondi di coesione sostengano le aree rurali, mentre con l’altra approvano lo spostamento di ingenti risorse verso le grandi aziende e il settore della difesa. Mi chiedo con che faccia si presenteranno nelle comunità rurali, in occasione della prossima tornata elettorale,” conclude.
