Veneto: maltempo e salvaguardia del territorio

allagamenti

Credo che tutti i sindaci e sindache d’Italia siano d’accordo con la richiesta del Presidente dell’Ance di Venezia Ugo Cavallin: gli investimenti destinati alla salvaguardia del territorio non devono essere contabilizzati all’interno del Patto di stabilità. E’ da anni che amministratori locali e le loro organizzazioni, a cominciare dall’ANCI, rivendicano questa misura, come pure il finanziamento congruo del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione.  Come noto, la legge di stabilità 2014 ha previsto per questo scopo la cifra ridicola e vergognosa di soli 30 milioni di euro, a fronte di danni causati dalla mancata prevenzione, come giustamente sottolinea Cavallin nel suo intervento, per una ammontare di oltre 3,5 miliardi annui. Negli ultimi 50 anni, i costi dei danni da dissesto idrogeologico sono stati calcolati attorno ai 50 miliardi di euro, 7.128 le vittime dal 1944 al 2012.

Da anni noi Verdi chiediamo un piano straordinario per la manutenzione del territorio italiano, da anni chiediamo che le risorse stanziate per la Tav in Val di Susa e l’acquisto dei caccia F-35 siano destinate a mettere in sicurezza l’Italia e a realizzare gli interventi di adattamento alle mutate condizioni climatiche. E certo questi interventi non basterebbero, senza un’inversione di marcia nelle politiche di pianificazione territoriale tale da porre un freno deciso al consumo del suolo, alla cementificazione di aree agricole, alla proliferazione di infrastrutture stradali e autostradali.

Concordo quindi con l’assessore all’ambiente di Venezia Gianfranco Bettin che Zaia, oltre ad intervenire nell’emergenza, dovrebbe vergognarsi della politica urbanistica del centro destra, che ha prodotto disastri ambientali e paesaggistici, nonché dissesti idrogeologici drammatici e ritirare il Piano casa,  che, tra deroghe ai Prg comunali e aumenti insensati di volumetrie, rischia di assestare il colpo definitivo al Veneto, ora in ginocchio a causa si del maltempo, ma soprattutto del mal governo.

 

Luana Zanella

Coportavoce nazionale dei Verdi

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