Pedemontana Veneta: Corte Conti conferma le criticità Relazione segnala lentezza iter opera e carenze progettuali

(ANSA) – VENEZIA, 15 NOV – – La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti è intervenuta sullo stato di realizzazione della superstrada a pedaggio Pedemontana veneta.
“La relazione – è detto in una nota diffusa oggi – conferma le criticità riscontrate lo scorso anno, quali, fra le altre:
l’estrema lentezza dell’iter dell’opera; i costi della struttura commissariale che si sovrappongono a quelli degli organi
ordinariamente deputati alle stesse funzioni; le carenze progettuali; la portata di alcune clausole della convenzione; le difficoltà inerenti all’esecuzione dell’opera; l’esistenza di clausole contrattuali particolarmente favorevoli al
concessionario; gli oneri e le penali e la loro rilevanza per i bilanci pubblici; le problematiche di ordine ambientale rilevate dal Ministero competente; il lievitare dei costi”.

“Il ricorso al partenariato pubblico-privato – prosegue – non ha portato i vantaggi ritenuti suoi propri, rendendo precaria ed incerta la fattibilità dell’opera stessa. Appare evidente, infatti, la difficoltà a far fronte al closing finanziario, ricorrendosi, in contrasto con i principi ispiratori della finanza di progetto, all’intervento di organismi pubblici, al fine di superare le criticità dell’operazione, dovendosi valutare anche la traslazione del rischio di mercato sul concedente, in contrasto con la ratio del ricorso alla finanza di progetto. A poche settimane dalla fine del mandato del commissario delegato, istituto sul quale il Dipartimento della Protezione civile ha avanzato perplessità, circa la futura titolarità della competenza alla continuazione dell’opera, si profila una situazione di incertezza. Non è ancora chiara la realizzabilità di molte strutture viarie funzionalmente connesse alla realizzazione dell’opera principale”.

“Solo a seguito dell’intervento della Corte – conclude la nota – è stata intrapresa, da parte degli organi competenti, una più approfondita attività di controllo sulla gestione dell’opera. E’ necessario provvedere ad una rapida definizione delle procedure espropriative”. (ANSA).

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