“Un gran peccato che la Giunta non dimostri maggiore coraggio venendo incontro alle esigenze delle famiglie e dei nuovi nati.”
La consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde interviene sulla questione bonus bebè erogato dalla Regione Veneto: “Sul bonus bebè la Giunta avrebbe potuto fare bene, con una azione inclusiva verso tutte le famiglie con figli nati durante la pandemia e non rivolta esclusivamente ai nati a partire dal 19 agosto 2020.
In un anno estremamente provante per tutte le famiglie venete, a causa della pandemia, un maggiore supporto economico da parte della Regione avrebbe costituito uno slancio utile anche alla ripartenza, in una delle Regioni in cui i costi della gravidanza pesano, più di altre, sulle spalle dei futuri genitori. Invece il limite temporale, posto nella destinazione degli 8 milioni promessi a favore delle famiglie alla vigilia della campagna elettorale, ha costituito uno spartiacque che riteniamo non debba esserci.
Perché non impegnarsi concretamente ricomprendendo anche i nati prima del 19 agosto 2020? Mettendo così mano ad un termine fissato in via convenzionale per andare a sostenere i nuovi nati e le loro famiglie duramente provati dalla pandemia. In questo modo l’aver posticipato la sperimentazione della gratuità degli asili nidi, altra promessa della maggioranza in campagna elettorale, non sarebbe parsa un’ulteriore beffa.
Il nostro impegno ora deve essere rivolto alla piena attuazione della legge 20/2020: che prevede aiuti regionali per il raggiungimento della gratuità o della riduzione della retta per gli asili nido. Questa potrebbe rivelarsi una possibile soluzione al pasticcio avvenuto con il bonus bebè, restituendo quanto si sarebbe potuto dare a chi si è sentito chiaramente escluso dal bonus. Vanno valutati attentamente anche gli strumenti da adottare nella definizione dei nuclei familiari aventi diritto ai fondi, e quindi valutare se ad esempio l’ISEE sia il parametro migliore.