Un futuro per il parco del Basso Isonzo

Oggi 13 luglio una rappresentanza locale di Europa Verde ha partecipato, con la presenza anche della nostra Consigliera Regionale Cristina Guarda, all’assemblea tenutasi al Campo dei Girasoli in cui gli assessori Gallani e Ragona relazionavano. sul futuro del parco Basso Isonzo.

Abbiamo ascoltato con interesse e attenzione gli interventi relativi a i progetti in corso e a quelli futuri.

L’assessore Ragona ha ribadito che sono iniziate le trattative con Aspiag (che ha acquisito da IRA  il terreno a sud di via Bainsizza) per spostare quella cubatura in altre sedi della città.
Trattative che devono concludersi entro aprile 2022, a ridosso delle elezioni comunali, in quanto in quel periodo scade l’autorizzazione a costruire, e questo obbliga di fatto Aspiag a dover iniziare i lavori se non c’è un accordo (come peraltro aveva fatto l’IRA prima che fosse concessa la proroga). A meno che il comune non decida per una nuova proroga tramite il Piano Urbanistico Attuativo, passando la questione alla prossima amministrazione. 

L’assessore Ragona ha informato inoltre che non è ancora chiaro cosa vorrebbe Aspiag in cambio dei terreni: essendo edificabili solo per abitazioni, Aspiag dovrebbe chiedere un cambio di destinazione per aprire un nuovo supermercato, la loro principale attività, che in caso di proroga potrebbe chiedere alla prossima amministrazione comunale. 

Europa Verde chiede che il Comune concluda la trattativa entro la fine dell’anno per evitare rischi di una futura edificazione all’interno del parco agricolo del Basso Isonzo, e quindi di accelerare la trattativa. 

Ragona ha inoltre risposto alle preoccupazioni dei cittadini della zona, informandoli che l’orientamento della Giunta è lasciare intatti tutti gli spazi attualmente adibiti a verde.

Gli abitanti del quartiere hanno segnalato un aumento del traffico (legato alla presenza del parco, ma non solo) e chiedono strategie per dissuadere l’ingresso di auto dei non residenti, visto le condizioni delle strade, strette e in molti tratti senza marciapiedi. 

Come Europa Verde, proponiamo che venga anche organizzato un bus navetta, che serva sia per accedere al parco che al servizio dei cittadini della zona, al momento sprovvista di mezzi pubblici. Sarebbe deleterio che un parco diventasse attrattore di traffico, e che si cementificasse del terreno per costruire parcheggi legati alla sua fruizione.

Continueremo a seguire con attenzione le vicissitudini legate al Parco Basso Isonzo e a promuovere le azioni della Giunta Comunale a favore della realizzazione del Parco, di evitare il consumo di territorio e dicircoscrivere l’inquinamento.

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