Porto Marghera, Zanella: Governo evasivo su tutela salute degli abitanti

Chiediamo risposte puntuale sul Rapporto SENTIERI 

Roma, 16 giu. – La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella interviene con una nuova interpellanza sulla tutela della popolazione di Porto Marghera. “A nostro avviso il Governo non intende valutare adeguatamente il VI Rapporto SENTIERI, (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) sull’analisi della mortalità delle popolazioni residenti nell’area di Porto Marghera, oggetto di una mia precedente interrogazione alla quale il sottosegretario Gemmato ha risposto in modo insufficiente. Ho perciò chiesto ai ministri dell’Ambiente e della Salute di dare riposte puntuali ai rilievi del dottor Fabrizio Bianchi, epidemiologo ambientale di chiara fama, autore di oltre 400 articoli scientifici su riviste accreditate e tra gli autori principali di 5 dei 6 rapporti SENTIERI, oggi associato di ricerca presso l’Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) del Consiglio Nazionale delle Ricerca (CNR) il quale, proprio in merito alla risposta di Gemmato dello scorso 29 marzo ha avanzato precise contestazioni”.

“A nostro parere”, sottolinea Zanella, “il sottosegretario Gemmato ha sminuito la portata del Rapporto sostenendo che affronta patologie ‘generalmente multifattoriali’ delle quali non sarebbe univoca, insomma, la causa delle malattie. Come se si potesse tacere il ruolo rilevante giocato dalla componente ambientale: a tale proposito, il dottor Bianchi ricorda che secondo l’OMS il 23% dei decessi globali e il 26% dei decessi tra i bambini sotto i cinque anni sono dovuti a fattori ambientali. Inoltre, Gemmato ha sostenuto che ’l’osservazione di un eccesso di casi patologici è certamente un segnale da rilevare, ma la quantificazione del rischio attribuibile all’esposizione a specifici inquinanti ambientali, in SENTIERI non è possibile”: questo è parziale, se non fuorviante, perché se è vero che il rischio attribuibile ad una esposizione specifica non è nel campo delle possibilità di SENTIERI, è però vero che è calcolabile il rischio attribuibile all’esposizione complessiva nell’area di studio. Inoltre, in relazione alla indisponibilità per il VI Rapporto SENTIERI dei dati raccolti dai Registri Tumori, faccio notare, con il dottor Bianchi, che il Rapporto non ha potuto effettuare valutazioni di incidenza dei tumori a causa di carenze degli stessi registri la cui cura è di competenza regionale: perché non si realizza un adeguato aggiornamento? Infine, l’«approccio SENTIERI » è stato incluso fra quelli ritenuti validi dall’OMS per condurre una prima caratterizzazione dello stato di salute dei residenti nei siti contaminati. I risultati di tutti i rapporti del progetto, proprio per la loro forte valenza metodologica e scientifica, dovrebbero fungere da stimolo per la Regione e il Comune di Venezia che dovrebbero impegnarsi maggiormente: infatti, a fronte del fatto che i 258.685 abitanti del SIN di Venezia non sembrano così diversi dal resto degli abitanti della Regione Veneto, non si giustifica un aumento dei valori del tasso standardizzato di mortalità prematura per malattie croniche di 56,8/100.000 casi (+22%) nei maschi e di 29,1/100.000 casi (+19,5%) nelle femmine, rispetto al resto della popolazione regionale. Per tutto questo chiedo, oltre a maggiori e dettagliate spiegazioni sul Rapporto SENTIERI, che il Governo si muova, d’intesa con le amministrazioni locali, per una seria indagine dei fattori dai quali deriva l’eccesso di mortalità nel territorio di Porto Marghera”.

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