Crosetto, Zanella: armi alla Ucraina per lavarsi la coscienza, servono diplomazia e pace

Roma, 10 gen. – “Dopo due anni si prenda atto che la guerra di posizione e logoramento sta tragicamente affermandosi con tutte le sue drammatiche sofferenze. Secondo il New York Times sono morti 500 mila militari ucraini e russi, 10 mila i civili uccisi , migliaia quelli deportati: l’Ucraina è il paese più minato al mondo. Le armi non tacciono, tace la diplomazia internazionale e europea: la mancanza di diplomazia è drammaticamente carente ovunque, in Ucraina come a Gaza. Solo balbettii ma quale è la nostra strategia e il nostro contributo per la costruzione della pace? Non è l’ora di una politica di disarmo a cominciare da quello nucleare, come chiede Francesco? Ancora una volta, invece, discutiamo della cessione di armi: una scelta di inerzia, per lavarsi la coscienza. Prima che la distruzione avanzi, è necessario trovare una soluzione. La guerra di dominio è il primo prodotto del patriarcato, di cui tanto si parla, spesso a vanvera, e noi la rifiutiamo: chiediamo con la nostra risoluzione di interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento all’Ucraina, concentrando le risorse sull’assistenza umanitaria e sulla ricostruzione anche attraverso l’aumento e il finanziamento dei Progetti dei Corpi Civili di Pace”

Lo ha detto la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella, intervenendo dopo le comunicazioni del ministro della Difesa Crosetto sulle armi all’Ucraina.

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