Pdl contenitori ittici. Zanoni (EV): “Provvedimento che non risolve presenza di plastica nelle acque venete e che arrivano sulle nostre tavole”

“Il progetto di legge discusso oggi a Palazzo Ferro-Fini ha certamente il pregio di portare il tema della presenza della plastica nelle acque venete all’attenzione del Consiglio regionale. Tuttavia, il provvedimento rischia di sortire risultati meramente simbolici, senza alcun impatto reale sul mare e sui nostri fiumi. Il problema esiste da anni, ma solo recentemente l’enorme presenza di polistirene nelle acque ha iniziato a interessare non solo gli addetti ai lavori o le associazioni ambientaliste, ma tutti noi. I contenitori in polistirene presenti in mare arrivano, in buona parte, dai nostri fiumi. Questo aspetto merita la nostra attenzione, dovremmo infatti interrogarci su cosa non funzioni in ordine di smaltimento di questi materiali, sul perché così tanto polistirene finisca in acqua. Il danno che ne consegue non è di ordine puramente ambientale, ma riguarda la nostra salute, perché attraverso la catena alimentare le microplastiche arrivano sulle nostre tavole. Della questione mi sono a lungo occupato in passato, con interrogazioni e una mozione ancora in attesa di essere discussa in aula. Alla luce della minaccia che questi prodotti costituiscono per l’ambiente e per la nostra salute, ritengo che questo provvedimento sia carente sotto molti punti di vista. Infatti, non prevede tempistiche entro le quali mettere in atto un cambiamento che in molti attendono; tutto ruota attorno a un generico impegno, senza alcun tipo di sanzione per chi non si adegua a qualcosa che è necessario. Si prevede solamente una campagna informativa, sostenuta con appena 20mila euro provenienti dalle casse regionali: briciole. Invece, servirebbero incentivi per puntare sulla transizione verso l’utilizzo di materiali sostenibili, con indicazioni specifiche sui materiali ritenuti utilizzabili. Nel testo non vengono nemmeno presi in considerazione monitoraggi sulla presenza di plastiche nei fiumi e nei mari, che consentirebbero di conoscere gli effetti di questo progetto di legge a distanza di qualche anno. Eppure, know how o esempi positivi in giro per il mondo non mancano, e sono certo che le Università venete avrebbero saputo e voluto fornire un contributo a riguardo. Europa Verde è stata l’unica a presentare emendamenti a questo progetto di legge, affinché si riesca a limitare la presenza di plastiche nelle acque della nostra bellissima regione. Ci auguriamo che il confronto in Consilio regionale porti a risultati concreti.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde).

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