BRUXELLES, 2 MAG. 2025 – “L’Unione europea deve adottare regole più stringenti sui TFA che contaminano le acque, nella cornice della nuova Strategia per la resilienza idrica. Occorre prevedere l’eliminazione graduale delle principali fonti di questo inquinamento, inclusi in particolare i pesticidi PFAS.” Così l’europarlamentare dei Verdi Cristina Guarda, che insieme a Sigrid Friis (Renew) e Helene Fritzon (S&D) annuncia un’interrogazione a risposta scritta rivolta alla Commissione europea. “Dopo il recente studio di PAN Europe, che ha riscontrato concentrazioni allarmanti di TFA nei vini europei, è sempre più urgente intervenire per fermare la contaminazione dell’acqua e, di conseguenza, dei prodotti agricoli,” spiega l’eurodeputata.
“L’acido trifluoroacetato (TFA), un prodotto di degradazione dei composti PFAS, è un ‘inquinante eterno’ e altamente diffuso, con concentrazioni nell’acqua – inclusa quella potabile – che superano di gran lunga quelle di altri inquinanti della stessa famiglia. La sua mobilità e persistenza, unite alla potenziale tossicità per la riproduzione umana, rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica, oltre che per la resilienza delle risorse idriche. Studi scientifici recenti indicano il TFA come una problematica globale con rischi irreversibili se l’esposizione non verrà ridotta,” aggiunge Guarda.
“L’uso agricolo di pesticidi contenenti PFAS contribuisce significativamente alla contaminazione da TFA. Per tutelare ambiente e salute, è fondamentale un’azione decisa: serve il divieto totale di questi pesticidi, come già richiesto nella lettera che ho inviato alla Commissione europea il mese scorso assieme ad altri 50 europarlamentari. Oggi, con l’interrogazione, torniamo a chiedere alla Commissione di affrontare con urgenza questa emergenza,” conclude l’eurodeputata.