L’eurodeputata dei Verdi Cristina Guarda interviene in merito al declassamento del lupo, alla vigilia della votazione prevista domani alla Plenaria di Strasburgo tra le 12:00 e le 14:00.
“Come Verdi, continuiamo a difendere con fermezza il lupo e crediamo in un approccio rigorosamente scientifico per la convivenza con la fauna selvatica. Un approccio basato su interventi mirati – per esempio, accompagnando le specifiche esigenze di ciascun territorio e tipologia di allevamento – sarebbe la strada migliore per un equilibrio tra la natura e le attività umane. Invece, il declassamento disperde risorse essenziali e scarica il peso delle conseguenze su chi già oggi fatica a convivere con le sfide della presenza del lupo, a causa di scelte politiche miopi e strumentalizzate. Per questo, domani voteremo contro la proposta della Commissione europea sul declassamento, respingendo le balle raccontate dalle destre, da alcune categorie e dal mondo della caccia, che spacciano questo provvedimento come risolutivo,” dichiara Guarda.
“Anche dopo il cambiamento di status da “strettamente protetto” a “protetto”, il lupo rimarrà una specie tutelata e gli Stati membri saranno comunque tenuti a garantire adeguate misure di protezione,” sottolinea l’eurodeputata. “Tuttavia, le risorse per la prevenzione saranno destinate ad altre specie: altro che soluzione, è un’autentica fregatura per gli allevatori e per le amministrazioni locali realmente impegnate nella gestione del lupo,” spiega Guarda. “Esiste un concreto rischio che le misure preventive perdano fondi fondamentali: i fondi LIFE, prioritari per le specie strettamente protette, potrebbero non essere più accessibili, mentre i fondi PAC, seppur più consistenti, rimangono subordinati alle scelte degli Stati membri. Questo spostamento di priorità rischia di compromettere gli investimenti a lungo termine nella gestione efficace della convivenza, lasciando gli allevatori e le comunità locali senza il sostegno economico necessario,” conclude l’eurodeputata.