“Dalla legge regionale che consente ai fuoristrada dei cacciatori di scorrazzare tra i sentieri montani alla caccia-fai-da-te del ministro Lollobrigida, le destre confermano la loro vocazione contro gli animali e la passione per le armi da fuoco. La legge regionale approvata oggi dalle destre in Consiglio regionale costituisce un vulnus per le nostre montagne, consentendo ai fuoristrada dei cacciatori di scorrazzare per i sentieri montani, così fragili e frequentati da escursionisti e villeggianti. Alcuni Sindaci hanno alzato la voce, nelle scorse settimane, contro questo provvedimento. Alla luce delle loro critiche e preoccupazioni abbiamo presentato un emendamento, approvato, che fornisce ai primi cittadini il potere di limitare l’impatto di questa legge. Purtroppo, quanto votato oggi in Consiglio regionale del Veneto rientra in una strategia complessiva di deregulation in materia di caccia, favorendo con ogni mezzo la lobby venatoria. Basti ricordare che l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana fu approvato nel 2022 in Senato con la maggioranza dei due terzi, e in seconda lettura a Montecitorio è passato con 468 voti a favore, uno contrario e sei astenuti. Solo 3 anni dopo, questo Governo, in sfregio alla Costituzione, paventa la liberalizzazione della caccia, ovunque e senza limiti temporali. È risaputo che una parte dei cacciatori non apprezza queste forzature volute dalle destre di Governo, per il forte impatto che possono avere sulla fauna e per il crescendo di tensioni che questi provvedimenti stanno provocando. Chi ha a cuore la tutela dell’ambiente e dell’avifauna è consapevole della dichiarazione di guerra di guerra delle destre nei confronti degli animali.”