Roma 18 giu – “ Sono armi da fuoco, non si può accettare l’ inerzia del Governo, aspettiamo una tempestiva risposta alle richieste della Commissione europea che invita l’Italia a recepire correttamente le disposizioni della direttiva sulle armi fa fuoco. Le armi usate dai civili anche per fini venatori e sportivi vengono concesse con procedure troppo semplici, anche a persone molto anziane, senza adeguate verifiche delle condizione psichiche dei richiedenti. Inoltre, esiste un enorme problema legato all’uso criminale delle armi da caccia, non esistono norme sufficientemente rigide, e occorre un monitoraggio su 1 milione e 500 mila porto d’armi, anche sulle condizioni di detenzione, se siano adeguate a prevenire furti. Il loro numero è comunque molto alto considerando che i cacciatori sono 475 mila e gli iscritti alle Federazioni del Tiro del Coni meno di 100 mila : c’è bisogno di verifiche attente, anche considerando l’aspetto della crescita dei femminicidi: avere un’arma deve essere uno stato di eccezione”.
Così Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera.