Venezia 19 giu. 2025 – “Con questo taglio di tre milioni di euro al budget per le visite specialistiche presso i privati accreditati, centinaia di cittadini saranno costretti a rivolgersi a strutture private non convenzionate, sborsando fior di euro per potersi curare. È inaccettabile che la Regione risparmi scaricando i costi sui cittadini, spesso anziani e con la sola pensione, che si vedono negato un diritto fondamentale: quello alla salute”. Lo denuncia il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni, che aggiunge: “Su questo tema, ho presentato un’interrogazione urgente alla Giunta Zaia; secondo quanto riportato dalla stampa e confermato dal presidente provinciale del sindacato SMI, Salvatore Cauchi, su un budget previsto di 4,2 milioni di euro per le visite specialistiche presso i privati accreditati, l’ULSS 2 Marca Trevigiana ha ricevuto dalla Regione solo 1,2 milioni. Il resto del finanziamento non è mai arrivato, lasciando l’azienda sanitaria senza risorse per rimborsare le prestazioni già effettuate. Di conseguenza, i medici di famiglia sono stati invitati a ridurre le prescrizioni per visite specialistiche, una richiesta che ha suscitato la ferma opposizione del sindacato dei medici. È un bruttissimo modo per ridurre le liste d’attesa: si costringono i cittadini a rivolgersi al privato, ma a pagamento. È l’ennesimo segnale della disastrosa gestione della sanità da parte della Giunta Zaia. I gravi errori, come il buco della Superstrada Pedemontana Veneta, non devono ricadere sui cittadini, specialmente sui più fragili”.“Con l’interrogazione – spiega il consigliere – chiedo alla Regione di chiarire il taglio dei tre milioni, in particolare le ragioni per cui il budget non è stato interamente trasferito all’ULSS 2 e di fornire un quadro aggiornato della situazione anche nelle altre ULSS del Veneto. Non possiamo accettare che siano sempre i soliti a pagare: i cittadini, i pensionati, chi ha più bisogno di cure. La Regione deve garantire il diritto alla salute, non smantellarlo pezzo dopo pezzo”.