Pedemontana Veneta: tanto fumo, poche risposte. Resta il macigno del buco a bilancio

Venezia, 24 giugno 2025 – «La conferenza stampa di oggi del Presidente Zaia e dell’Assessora De Berti sulla Superstrada Pedemontana Veneta è sembrata più un’esercitazione di retorica che un momento di trasparenza. Un fiume di numeri, qualche picco isolato, ma nessuna risposta concreta sul vero nodo: il buco di bilancio che questa infrastruttura continua a scavare nelle casse pubbliche.»
Lo dichiara Andrea Zanoni, Consigliere regionale di Europa Verde, che da anni segue con attenzione e spirito critico l’evoluzione della SPV.
«Zaia ha parlato di un aumento del traffico del +18% da maggio 2024 a maggio 2025. Ma è un dato che, purtroppo, resta insignificante: servirebbe un incremento, triplo o quadruplo, per far quadrare i conti. Il TGM, il Traffico Giornaliero Medio, massimo rilevato a maggio, pari a 21.603 veicoli/giorno, è ancora ben lontano dai 27.000 veicoli/giorno previsti dal terzo atto convenzionale e utile ad evitare il rosso.»
Anche i dati economici, se letti con onestà, raccontano una realtà ben diversa da quella narrata in conferenza: «Zaia ha citato l’incasso record del 30 aprile 2025, pari a 523.261 euro. Ma anche ipotizzando – in modo del tutto irrealistico – che fosse la media giornaliera, il totale annuo arriverebbe a 190 milioni di euro, comunque inferiore ai canoni che la Regione deve versare al privato: 200,7 milioni nel 2025, 210 milioni nel 2026, 219,8 milioni nel 2027. E come ricorda la Corte dei Conti, questi canoni continueranno a salire fino a 435,5 milioni nel penultimo anno di gestione e 332,3 milioni nell’ultimo.»
Zanoni sottolinea anche l’imbarazzo istituzionale: «Zaia ha evitato di rispondere a ben tre domande consecutive dei giornalisti sulle ripercussioni che questo buco avrà sulla prossima manovra di bilancio. Ha sviato anche sulla possibilità di introdurre nuove tasse, come l’IRAP, dicendo che sarà di altri e legata al suo eventuale quarto mandato. Una risposta che sa di presa in giro.»
Infine, una riflessione politica: «Gli sconti non hanno portato risultati tangibili. La conferenza stampa di oggi è la conferma che l’operazione sconti Pedemontana non è andata a buon fine come da noi annunciato il 3 giugno scorso. È un’opera che continua a mangiare risorse pubbliche, e il rischio concreto è che per coprire il buco si finisca per tagliare servizi essenziali ai cittadini. La Pedemontana è diventata un buco nero finanziario: più che un’infrastruttura, un’eredità pesante per le future generazioni.»

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