3 luglio 2025 – “Le frane che hanno colpito l’area dolomitica da San Vito di Cadore a Cortina ci ricordano, ancora una volta, quanto fragile sia il nostro territorio montano, anche per effetto delle sempre più frequenti piogge torrenziali. Eppure, mentre si contano i danni e si lavora per ripristinare la viabilità, si continua a spingere per la realizzazione della cabinovia Apollonio-Socrepes, un’opera prevista per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, in un’area che presenta evidenti criticità geologiche”, dichiara con Cristina Guarda, europarlamentare del gruppo Verdi eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra (AVS). “Fermiamoci. Non possiamo permetterci di costruire un’infrastruttura olimpica su un versante instabile, mettendo a rischio la sicurezza delle persone e compromettendo il paesaggio dolomitico, patrimonio dell’umanità,” aggiunge.
“Nonostante i clamorosi ritardi e i ricorsi pendenti, ci si ostina invece in questa direzione. Il progetto insiste in una zona ad alto rischio, come sottolineato dal parere dell’Autorità di Bacino, e, più recentemente, dal dossier prodotto da un geologo e ingegnere con esperienza internazionale, che ha definito la costruzione della cabinovia un ‘notevole azzardo’. Nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), l’area è classificata come ‘a rischio frana elevato’. Le infrastrutture esistenti nella zona hanno già subito danni e disallineamenti a causa dell’instabilità del terreno. È inaccettabile che, in nome della fretta e dell’interesse economico, si ignorino aspetti così macroscopici. Le Olimpiadi non possono diventare un pretesto per ignorare la scienza e il buon senso. Serve un cambio di rotta, subito,” conclude.