BRUXELLES, 24 SETTEMBRE 2025 – “Oggi l’Europa avrebbe dovuto presentare alle Nazioni Unite i propri impegni nell’ambito all’Accordo di Parigi, invece ci presentiamo con una lettera di intenti non vincolante e senza un target 2040 condiviso. La responsabilità di questa gravissima incertezza è in quei governi europei, come l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che hanno rinviato la decisione al Consiglio Europeo di ottobre. In questo modo la posizione dell’UE alla vigilia della COP30 di Belém è fortemente indebolita.” Così la delegazione dei Verdi italiani al Parlamento europeo sulla mancata presentazione di un impegno vincolante per il 2040. “Il vertice di ottobre sarà l’ultima occasione per l’Europa, un tempo leader globale sul clima, di ritrovare la bussola e assumere un impegno chiaro,” aggiungono.
“Ogni giorno di ritardo – proseguono le eurodeputate e gli eurodeputati – erode la credibilità dell’Europa, mettendo a rischio la traiettoria per contenere l’aumento della temperatura entro 1,5°C e relegando l’Unione dell’arretratezza competitiva rispetto agli altri attori globali. Non possiamo consegnare alla Cina la leadership di questa sfida. Il target 2040, con una riduzione del 90% delle emissioni rispetto al 1990, è essenziale per rispettare l’Accordo di Parigi e dare certezze a cittadini, imprese e lavoratori. L’Italia deve sostenere un obiettivo serio e vincolante: non possiamo arrivare a Belém a mani vuote, mentre il mondo ci osserva.”
