“Quanto avvenuto durante l’assemblea del Consorzio di Bonifica Brenta è semplicemente vergognoso. -afferma il Consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde) – Se da una parte, visto l’atteggiamento inqualificabile di Paolo Bordignon, sono ora sotto gli occhi di tutti le logiche che hanno guidato la gestione del Consorzio fino a oggi, dall’altra parte si rischia ora la paralisi, con conseguenze anche per cittadini e coltivazioni. Lo stallo venutosi a creare avrà ripercussioni sull’insediamento della assemblea che rappresenta tutti i consorzi di Bonifica del Veneto, oltre che sulla nomina degli organi del consorzio essenziali per l’irrigazione di intere fette del nostro territorio.” Aggiunge il Consigliere Andrea Zanoni (Europa Verde): “Bordignon, che tiene in ostaggio il consorzio facendo mancare il numero legale necessario per eleggere il nuovo presidente e il suo vice, pare attribuire la sua mancata elezione alla presidenza del consorzio a presunti accordi sottobanco tra FdI e centro-sinistra. Fa specie constatare come un rappresentante della Lega, partito che da decenni governa in Veneto, con esperienze amministrative alle spalle che avrebbero dovuto renderlo più assennato, ceda a derive personalistiche che non fanno certo il bene dei Veneti.” Facciamo quindi appello al Presidente leghista Zaia -spiegano Masolo e Zanoni- affinché sappia richiamare il suo rappresentante a quel senso di responsabilità che dagli amministratori ci si attende”. Conclude Masolo: “Il Consorzio, chiamato a risolvere anche problemi derivanti da emergenze come siccità e scolo delle acque al fine di evitare allagamenti, deve essere immediatamente operativo. L’agricoltura non può attendere, così come gli agricoltori del Veneto non meritano di subire questo clima da fine impero in casa Lega.”