“Già nell’aprile 2021, Europa Verde, proponendo una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, segnalava come la sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 2019, invocata dal Governo nella sua risposta agli assessori, non risolveva, né poteva risolvere, il vuoto normativo creato con la legge del 2016, rimettendo invece alla logica del singolo caso concreto la decisione in ordine alla liceità della vendita al pubblico dei prodotti oggetto di contestazione, quali, appunto, foglie, infiorescenze, olii e resine, con incertezze a carico di coloro i quali avevano e hanno deciso di avviare la commercializzazione di quei prodotti; non solo, le incertezze applicative che ne derivavano rendevano inoltre difficoltoso da parte della comunità scientifica l’approfondimento gli effetti curativi della cannabis, come peraltro auspicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Oggi il decreto-legge sicurezza, sul quale sono intervenuti costituzionalisti di assoluta preminenza, tra cui ben tre Presidente emeriti della Corte Costituzionale, rilevandone la palese incostituzionalità e il rischio di deriva autoritaria, omette di colmare il vuoto normativo e affossa, in uno sfoggio di repressività d’altri tempi e contro le normative europee, l’intera filiera”. Lo dichiarano i Consiglieri regionali Renzo Masolo e Andrea Zanoni (Europa Verde).