“In seguito alla nostra interrogazione alla Giunta affinché solleciti correzioni e si attivi per far ottenere i rimborsi ai malcapitati, la Regione veneto riconosce l’errore, ammettendo di esserne al corrente da luglio 2024, ma fa spallucce facendo ricadere la responsabilità su ASPI.
Al contempo afferma che, viste le segnalazioni giunte da chi si è trovato a sborsare fino a 21,70 euro per un tragitto di appena 14 km, ha introdotto dei chiarimenti per rendere più esplicite le modalità di calcolo del pedaggio.
Nel caso specifico in cui si ricorresse, ad esempio, al sito www.infoviaggiando.it per il calcolo del tragitto e delle tariffe applicate, l’utente si imbatterebbe nella seguente specifica: “laddove nel tragitto scelto fosse presente una barriera autostradale, per effettuare il calcolo del pedaggio sarà necessario suddividere il percorso in due tratti: per primo si calcolerà il pedaggio nel tratto compreso tra la stazione di entrata e la barriera autostradale e, successivamente, si calcolerà il pedaggio nel tratto compreso tra la barriera autostradale e la stazione di uscita.”
Quindi, un utente, nel calcolo del tragitto, dovrebbe saper riconoscere la presenza di barriere lungo il tragitto, nel caso citato nella interrogazione si tratterebbe quindi delle interconnessioni con la A27 con la A31 nel trevigiano.
Ciò implica che all’automobilista viene richiesto di conoscere già il percorso e di saperlo dividere in due tratti in presenza di barriere, ancor prima di rivolgersi a un applicativo per tragitto e tariffe. Colpisce il fatto che nell’era della digitalizzazione e della intelligenza artificiale questo genere di cose avvengono e che l’autista diventi una sorta di casellante autostradale. La Regione dovrebbe mettersi nei panni dei cittadini e richiedere l’introduzione di un sistema più smart e agevole per chi viaggia. Invece la Regione si limita ad assecondare infoviaggiando.it.
Inoltre, nel caso dell’automobilista che si era trovato a sborsare quasi 22 euro per una percorrenza risibile, la Regione riconosce quanto avvenuto ma ritiene, anche, che queste grane ricadono esclusivamente in capo al gestore del casello; quindi, sembra venir meno qualsiasi responsabilità di verifica su quanto accade.
Quindi, gli automobilisti che vogliono attraversare il Veneto sono informati: dovete conoscere a priori le specificità della pedemontana veneta e in caso di problemi non rivolgetevi alla Regione.” Lo dichiarano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).