STRASBURGO, 7 MAG. 2025 – “La strategia sulla resilienza idrica chiesta dal Parlamento europeo non è sufficientemente ambiziosa: nella risoluzione approvata oggi a Strasburgo mancano misure forti per la tutela dai Pfas, gli ‘inquinanti eterni’ che compromettono la salute pubblica e l’ambiente,” dichiara Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi. “Denuncio con forza che il testo originale è stato compromesso da una serie di gravi emendamenti, ai quali mi sono totalmente opposta. In primis, è saltato l’obiettivo di tutela delle acque basato sul totale di Pfas, con il rischio concreto che siano controllati solo pochissimi tra i 5 mila tipi di Pfas esistenti. Così, i limiti definiti nella legislazione finirebbero per perdere di efficacia,” prosegue.
“Inoltre, il testo non va nella direzione di un’auspicabile divieto universale dei Pfas, per il quale come Verdi continueremo a batterci in tutta Europa. Anzi, viene introdotta una lista di settori ‘critici’, dove l’uso dei Pfas sarà comunque consentito. Il tutto, con una formulazione troppo generica, che lascia la porta aperta a future, ulteriori deroghe. Così, la lista rischia di allungarsi, allontanandoci dall’obiettivo dell’eliminazione totale dei Pfas dalla produzione e dai beni di consumo,” conclude.