“Per molti mesi ha destato attenzione la notizia di un treno in Veneto a lievitazione e capace di raggiungere i 1.200 km/h. La genesi è riconducibile alla Società Concessioni Autostradali Venete (CAV), che da qualche anno punta sul progetto di un treno a lievitazione ultraveloce, concorrenziale quindi rispetto all’attuale offerta ferroviaria, a causa della necessità di aumentare la capacità di trasporto del tratto autostradale tra Padova e Venezia, poiché le proiezioni di traffico al 2030 renderebbero obsoleta anche la quarta corsia. Va ricordato che la SPV (Strada Pedemontana Veneta) fu realizzata, nonostante le riserve espresse da più parti, proprio nell’ottica di alleggerire le tratte autostradali venete, ma fino ad oggi è stata capace solo di mettere in seria difficoltà il bilancio regionale. Precedentemente, la Giunta Zaia aveva accantonato l’idea di una metropolitana di superficie a livello regionale, vera unica alternativa alle auto in autostrada. Si è quindi arrivati poi a voler portare in Italia l’idea muskiana di un treno a lievitazione per il trasporto di merci, innanzitutto, e utenti tra Padova e Marghera. Il progetto, finanziato da CAV, Regione Veneto e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha visto nel gennaio 2024 Webuild, in joint-venture con Leonardo, aggiudicarsi il contratto, del valore di €4 milioni, per lo studio di fattibilità propedeutico alla realizzazione di Hyper Transfer. Trasportato da grande ottimismo, qualcuno si era sbilanciato nel dire che il progetto sarebbe stato pronto per le Olimpiadi di Cortina. Essendo ormai a ridosso della scadenza, in mancanza di aggiornamenti a riguardo, ci chiediamo come stia procedendo l’opera e se i risultati fino a qui ottenuti siano in linea con l’iniziale entusiasmo dimostrato.” Lo dichiarano i Consiglieri regionali Renzo Masolo e Andrea Zanoni (Europa Verde).